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Il principio della doppia incriminabilità per il riconoscimento di sentenza straniera in caso di rea

  • Avv. Giacomo Telmon
  • 20 mar 2017
  • Tempo di lettura: 2 min

La Sentenza della Corte d’Appello entra nel merito del principio della doppia incriminabilità in concerto e delle soglie di non punibilità nei reati tributari.

Quando una sentenza straniera in materia tributaria deve essere riconosciuta dall’ordinamento nazionale occorre preliminarmente valutare se la condotta in violazione della normativa fiscale straniera, commessa e giudicata all’estero costituisca reato in Italia. Tanto è infatti disposto dalla Decisione Quadro UE 2008/909/411 recepita nel nostro ordinamento con il D.Lgs. 161/10. In particolare l’art. 10 dispone che si può dar luogo al riconoscimento se, tra l’altro, il fatto e' previsto come reato anche dalla legge nazionale, indipendentemente dagli elementi costitutivi o dalla denominazione del reato, salvo quanto previsto dall'articolo 11. L’art. 11 deroga al principio della doppia incriminazione solo per quei reati puniti con pena non inferiore ai tre anni di reclusione e che siano inclusi tra i reati descritti nella disciplina del mandato d’arresto europeo (L. 22 aprile 2005 n. 69).

Nel caso di specie la condotta era descritta come mancato versamento dell’imposta sul reddito di una società di diritto straniero da parte del cittadino italiano che ne era legale rappresentante. La Corte di giustizia europea ha chiarito che l’opera di raffronto tra le discipline dei paesi debba essere operata in modo elastico senza soffermarsi sul dato letterale (Sentenza 11.1.2015 nella causa C-289/15). Nondimeno la normativa italiana definisce come mero illecito amministrativo l’omesso versamento dell’imposta sul reddito, ritenendo che sia penalmente rilevante solo la dichiarazione fraudolenta. La condotta fraudolenta, inoltre, per essere penalmente rilevante richiede quale condizione obiettiva di punibilità il superamento di una soglia economica tassativamente indicata. Nel momento in cui non sia provata la fraudolenza della condotta per la quale è intervenuta la sentenza straniera o quando non siano state superate le soglie introdotte dal legislatore italiano non si potrà ritenere rispettato il principio della doppia incriminazione e quindi non potrà essere riconosciuta in Italia la sentenza straniera.

(causa patrocinata Avv. Giacomo Telmon)

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05 lug

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